“Sono venuto a conoscenza con grande rammarico di false notizie sulla situazione economico-patrimoniale della FIR e della sua controllata Zebre Rugby Club, fatte circolare da candidati a cariche federali con il presumibile intento di trarne indebito giovamento in occasione dell’Assemblea Generale Ordinaria Elettiva del prossimo 13 marzo.
E’ mio preciso dovere, in qualità di Presidente in carica e legale rappresentante di FIR, rassicurare le componenti del movimento a pochi giorni dall’Assemblea chiamata a rinnovare la governance della Federazione: il Consiglio Federale procederà nei prossimi giorni all’approvazione del Bilancio Consuntivo 2020 che è già al vaglio, per l’attività di revisione, del Collegio dei Revisori dei Conti nonché della Società di revisione incaricata da FIR a titolo volontario.
Posso sin d’ora anticipare che il Bilancio Consuntivo 2020 registrerà un avanzo attivo superiore ai quattro milioni di euro, oltre alla ricostituzione del patrimonio in dotazione.
Ritengo inoltre doveroso chiarire che, al contrario di quanto viene falsamente dichiarato, il bilancio delle Zebre RC di cui FIR è socio unico – con un valore della produzione di circa 6.000.000€ di cui il 20% circa non direttamente riconducibile ad erogazione FIR – ha sempre rispettato pienamente gli impegni previsionali, trovando regolare approvazione da parte dell’organo di controllo nonché della Società di revisione volontariamente incaricata.
Tutti aspetti facilmente verificabili dai bilanci pubblici, aspetto forse non noto a chi pur ricoprendo incarichi territoriali per conto di FIR ed esercitando con successo la propria professione dimostra, con la diffusione di informazioni mendaci, scarsa competenza amministrativa e ancor minore correttezza verso l’istituzione che si prefigge di rappresentare.
Il mio impegno è massimamente rivolto, e continuerà ad esserlo, a tutelare il buon nome della Federazione Italiana Rugby – e di Zebre Rugby Club in quanto partecipata di FIR stessa- da illazioni e menzogne artificiosamente diffuse da chi mira a screditarlo per mero tornaconto personale”.