Torniamo a girellare per il mondo ovale in rosa, sulle tracce delle giocatrici (e non solo quelle) che hanno scelto di seguire il rugby fuori dai confini nazionali. Oggi non è di una ragazza che vi parliamo, bensì di Danilo Patella e della sua particolare e fortunatissima esperienza con il rugby femminile… in Lituania.
“Salve a tutti i lettori di Ladies Rugby Club, mi fa molto piacere essere qui a raccontarvi la mie esperienza. Da quando mi sono trasferito in a Vilniaus qui in Lituania, vi confesso che la mia esperienza è stata (e continua ad essere) una continua scoperta di mondi nuovi e stupendi… Provo a spiegare meglio: intanto il rugby (pur essendo io, cresciuto a Treviso e sempre stato appassionatissimo di rugby) non l’ho mai praticato seriamente, ostacolato da alcuni problemi fisici che mi avevano portato a preferirgli l’altro sport grande amore della città ossia il basket.
Diciamo però che ho sempre pensato di essere profondamente rugbysta dentro e forse sentivo che quella mancanza di esperienza di campo era una mancanza da colmare, così quando i miei figli sono diventati abbastanza grandi da chiedermi di giocare mi sono recato al campo per trovare una squadra dove far loro provare questo meraviglioso sport. Ho cercato una squadra di rugby vicina a dove vivo e quando mi sono trovato di fronte al responsabile del club “Vilniaus Regbio Akademija” che mi ha detto: “guarda noi non abbiamo ancora il mini-rugby però forse vuoi darci una mano a fare una squadretta?“ Con enorme piacere ho accettato. La sera successiva sono andato al campo a vedere l’allenamento della prima squadra per iniziare a rubare con l’occhio qualche piccola cosa da chi aveva più esperienza e a fine allenamento l’allenatore mi ha chiamato a centro campo per unirmi al cerchio che concludeva l’allenamento e anticipava la partita della domenica presentandomi alla squadra e introducendomi come “nuovo membro della nostra famiglia”. Quello è sicuramente stato il momento in cui mi sono sentito definitivamente catapultato nell’universo rugby e ho capito subito che sarebbe stato impossibile uscirne.
Il secondo nuovo mondo col quale mi sono trovato a confrontarmi è stato quello della “vita di club” da subito l’esperienza rugbystica non si è limitata all’andare in campo coi ragazzini ma sono stato subito coinvolto in una serie di attività del club che vanno dal creare i volantini, al girare le scuole a presentare il nostro sport, accompagnare le varie squadre alle partite e tornei, aiutare a organizzare i terzi tempi, cercare piccoli sponsor e tutta un’altra infinita serie di mansioni che vanno dall’autista al lavaggio delle divise. Credo che tutto questo sia molto importante essendo ormai abbastanza convinto che l’unico modo di vivere veramente il rugby sia in maniera totalizzante.
Poi è arrivato il “rugby femminile” un nuovo e meravoglioso pianeta nel mio universo rugby. L’anno scorso mi è stato proposto di allenare la squadra femminile di sevens, visto che essendo diventato il 7s sport olimpico anche qui hanno deciso di provare a creare una squadra. Vi dico subito che io ci sono cascato con tutte le scarpe. Abbiamo iniziato a cercare le ragazze e l’esperienza è stata doppiamente stimolante. Ne abbiamo trovate una decina, quasi tutte neofite, pur venendo da esperienze sportive anche importanti (lotta libera, kick-boxing, judo, pallavolo, atletica). In questa prima stagione siamo riusciti a formare un bel gruppo di “pazze” che si sono innamorate della palla ovale e dopo le prime normali batoste, riusciamo ora a competere con praticamente tutte le squadre con cui giochiamo. Sono anche riuscito a portare 5 ragazze in nazionale seven con le quali abbiamo partecipato al raggruppamento del campionato europeo di Sofia e dico abbiamo perchè con mia grande sorpresa sono stato chiamato anche io a ricoprire il ruolo di secondo allenatore.
Il movimento del rugby femminile in Lituania era un pò in agonia, ma ora con la Federazione stiamo cercando di programmare il lavoro ed il progetto per il prossimo anno (qui la stagione volge al termine, infatti per via delle condizioni metereologiche si gioca da marzo a ottobre) è quello di arruolare sempre più rugbyste e di aiutare anche gli altri club a fare lo stesso così da rendere il campionato sempre più stimolante e divertente, per ora in tutta la Lituania abbiamo 5 squadre (tutte di seven) e magari seguire l’onda lunga del maschile che a livello di rugby a sette si sta veramente ben comportando essendosi qualificati i ragazzi per il torneo “Elite” dove sono riusciti a portare a casa l’importante scalpo ahimè dell’Italia.
Noi come club dopo questo bellissimo anno d’esordio cercheremo invece di migliorare allenamento dopo allenamento, divertendoci il più possibile in campo e scoprendo giorno dopo giorno le sorprese che il nostro bellissimo sport sicuramente ha in riserbo per noi . Anzi prendo lo spunto per invitare a Vilnius qualsiasi squadra Italiana che abbia voglia di fare un viaggio in un posto nuovo e magari fare una partitella con noi. Grazie per lo spazio che mi avete concesso, un caro saluto a tutti i lettori di questa bella pagina digitale.