Inizia ufficialmente un nuovo percorso per la Seconda Squadra dei Lyons, che dalla prossima stagione cambierà guida tecnica. Davide Baracchi sarà il nuovo allenatore della formazione cadetta: una scelta di forte continuità, visto che negli ultimi anni l’ex seconda linea bianconero ha allenato sia l’Under 18 che la Prima Squadra, conosce molto bene l’ambiente e gran parte dei giocatori in rosa. Nelle ultime due stagioni il ruolo è stato ricoperto da Simone Bossi, che ha portato il gruppo dei giovani leoni a una stagione da imbattuti nell’ultimo campionato: prima dell’interruzione prematura della stagione, i bianconeri erano i favoriti alla promozione in Serie B nel proprio girone. Da qui ripartirà la rincorsa della formazione cadetta, chiamata a confermare i miglioramenti mostrati nell’ultimo anno e ad essere un’ottima palestra per i giovani del vivaio. 

Davide Baracchi non ha bisogno di presentazioni nel mondo Lyons, dopo essere stata una bandiera in campo e un tecnico vincente della prima squadra, dove nelle ultime due stagioni ha diretto il reparto degli avanti. Baracchi si mostra motivato e con le idee chiare in vista del futuro: “Ho la grande fortuna di aver accompagnato molti ragazzi della seconda squadra addirittura da quando erano bambini, e so bene cosa possono dare alla squadra e quale sia il loro valore per la società. Trovo un gruppo pieno di ragazzi con tanta voglia di giocare a rugby, di mettersi in mostra, di divertirsi e di stare insieme. Sono tutti ragazzi con ambizione e voglia di lavorare, e il mio obiettivo è poter sviluppare le loro doti come giocatori e come uomini. Se ogni ragazzo avrà l’opportunità di crescere come singolo, sarà tutta la squadra e tutta la società a migliorare e beneficiarne. Questa squadra meritava la Serie B nello scorso campionato, e abbiamo il dovere di riprovarci con ancora più decisione e voglia di combattere per noi e per i nostri colori.” Baracchi ha parlato anche degli obiettivi della prossima stagione, e del ruolo che è chiamato a svolgere sia come tecnico che come “esempio bianconero”, vista la sua grande esperienza: “La mia primaria attenzione sarà rivolta a creare un gruppo coeso, facendo sentire importante tutti i ragazzi che si metteranno in gioco all’interno della squadra: la formazione cadetta deve avere un ruolo importante per la nostra società e per questo richiede un grosso impegno da parte di tutti. Parlare di campo ora è prematuro, visto che non abbiamo ancora avuto modo di valutare le condizioni fisiche e mentali di tutto il gruppo, ma voglio porre la massima attenzione sui singoli, partendo dallo sviluppo dei giocatori per arrivare ad avere un gioco competitivo e adatto alle nostre caratteristiche. Le mie parole chiave sono sempre state: Velocità, Sfida, Continuità, Incertezza. Da qui voglio partire con il lavoro sul campo, quando si potrà.” 

Il Direttore Sportivo Stefano Nucci, che ha lavorato alla definizione degli staff tecnici insieme al Direttore Tecnico Carlo Orlandi, ha commentato l’incarico affidato a Baracchi: “La logica dietro la nomina di Davide come allenatore della Seconda Squadra è quella di creare un forte collegamento tra il nostro settore giovanile e la prima squadra: Davide ha allenato moltissimi ragazzi che ora fanno parte della rosa della prima squadra, e conosce molti dei giocatori da cui ci aspettiamo più miglioramenti nella seconda. Il rapporto con Carlo Orlandi sarà molto stretto, per avere una linea comune e portare tutti i ragazzi a dare il proprio meglio.” 

Quest’anno, in particolare, ci sono diversi ragazzi che dall’Under 18 faranno il grande salto, e per accompagnarli al meglio è importante anche il ruolo dei “veterani”, che hanno una grande esperienza in prima squadra e che ora sono leader della formazione cadetta, come i capitani Marcello Gherardi e Dario Petrusic. A questo gruppo possiamo aggiungere un piacevole ritorno, ovvero quello del pilone Angelo Cò, che torna in bianconero dopo le ultime stagioni disputate nelle fila del Piacenza Rugby. 

Speriamo che i giovani leoni possano presto tornare ad allenarsi a pieno regime, mentre gli allenamenti a ranghi ridotti continuano insieme ai giocatori della prima squadra. Davanti a loro c’è una stagione importante e impegnativa, con l’obiettivo dichiarato della tanto agognata promozione.