Un galoppo proficuo in vista dell’attesissima tappa romana del Superchallenge, in agenda nel prossimo fine settimana (sabato 24 e domenica 25 febbraio). Il Livorno Rugby under 14 ha pienamente confermato, anche nel derby cittadino con i pari età dei Lions Amaranto disputato sabato ‘fuori casa’, di meritare il titolo di miglior formazione di categoria della regione: non sussiste in merito una vera graduatoria ufficiale (non ‘esiste’ un titolo toscano riconosciuto), ma i risultati che si registrano dall’inizio della stagione nel campionato testimoniano come la ‘vera regina del Granducato’ sia, indiscutibilmente, la formazione biancoverde.

Nello specifico, nel quadro del 13° e penultimo turno della fase centrale del torneo regionale di categoria, non si è giocato il confronto valido per la fascia ‘1’ tra Livorno Rugby ‘1’ e Cavalieri Prato/Sesto. E dunque, anzichè giocare in contemporanea due partite (una di fascia ‘1’ con la miglior rappresentativa ed una, di fascia ‘2’, con la seconda squadra), sabato pomeriggio, tutti gli elementi del 2005 e 2006 a disposizione (21) sono stati ruotati nella gara di Salviano, contro i Lions. Quello che formalmente era il Livorno ‘2’ si è imposto, ‘in trasferta’ contro gli amaranto (partita di ‘fascia 2’) con il punteggio di 5-85. Ben 13 (a 1) le mete messe a segno dai biancoverdi.

Ma ben più del bottino di marcature, al terzetto di tecnici composto da Ljubi, Gragnani e Tavella interessava verificare lo stato di forma dei propri giocatori. Ebbene, tutti quanti (quelli del 2005, al secondo anno, e quelli del 2006, al primo anno in categoria) hanno messo in mostra qualità di primo piano. ‘Partendo’ dalla pima linea e proseguendo nello schieramento verso l’estremo, questa la formazione iniziale (tra gli under 14 le squadre sono composte da 13 elementi; non sono previsti i flankers): Gizzarelli, Mazzoni, Cioni; Autorino, Nicastro; Giordano; Michelucci, Bianchini; Celi, Giunta (cap.), Buda, Fava; Lubrani. Entrati nel corso della gara, anche Niccolai, Carbonella, Giammattei, Barsotti, Cannone, Gambini G., Sabatini e Guzzo.

Partita combattuta nella prima parte del primo tempo, nel corso della quale si verificano diversi cambi di fronte e le squadre si affrontano a viso aperto. Più organizzati e precisi i biancoverdi in generale, con gli avversari che pagano un po’ di inesperienza e il divario fisico con i ragazzi biancoverdi, al secondo anno.

Poi, anche facendo ricorso ad un ampio turn-over (8 cambi: rivoluzionata a gara in corso lo schieramento di partenza), gli ‘ospiti’ prendono saldissimamente in mano le redini del gioco. Gli amaranto, senza vere riserve, crollano alla distanza. E ora sotto con il Superchallenge: dopo aver messo sotto ogni avversario toscano, è arrivato il momento di confrontarsi con le altre maggiori realtà nazionali. L’appetito vien mangiando…