Passato l’ultimo fine settimana in Toscana col team building presso la Fattoria di Maiano, da lunedì Duvenage e compagni hanno ripreso a lavorare in Ghirada in vista del ritorno in campo del 26 novembre a Monigo contro Edimburgo. A fare il punto della situazione in casa biancoverde e per BENTV c’è il coach dei Leoni Marco Bortolami.
Marco, come procede la tabella di marcia degli allenamenti in vista del rientro in campo a fine novembre?
“Gli allenamenti stanno procedendo molto bene ed il periodo è utile. In queste due settimane senza partite ci stiamo concentrando su alcuni aspetti di gioco da perfezionare, sebbene meno legati a quello che è il game plan di giornata”.
Come giudichi questa prima parte di campionato?
“Il bilancio è positivo, avremmo voluto raccogliere qualche punto in più, soprattutto nelle ultime tre partite. Ci sono state delle contingenze, ma sono convinto che possiamo fare di più nelle stesse condizioni. Perciò l’obiettivo del prossimo blocco di partite è imparare da ciò che non è andato e ripartire da quello che invece ha funzionato molto bene, per riuscire a portar sul campo la migliore performance possibile”.
Cosa ti è piaciuto di più?
“In casa siamo stati più efficaci, abbiamo giocato delle partite migliori a 360 gradi. Anche nella gara contro i Bulls, che ci è sfuggita negli ultimi nove minuti, è stata una partita che per 71 minuti è stata molto consistente da parte nostra. Ci manca ancora qualcosina per competere con le migliori squadre, perché i Bulls hanno giocato la finale di URC e quest’anno vogliono vincere il campionato, per cui sono un punto di riferimento. Mi è piaciuto in ogni caso il piglio della squadra e l’ambizione con cui ha giocato, ma soprattutto il controllo e la gestione delle varie situazioni nelle zone del campo; ciò è importantissimo nel rugby odierno”.
Invece dove serve migliorare?
“Possiamo migliorare sicuramente le prestazioni fuori casa. Ci sono state delle contingenze e delle necessità di turnover per una serie di motivi. Ma questo fa parte del gioco e sono convinto che i giocatori che hanno fatto più fatica utilizzeranno quelle partite per essere più performanti quando avranno nuovamente l’occasione”.
Cosa ti aspetti dagli ultimi arrivi Maile, Minozzi e Umaga?
“Sono tre giocatori di qualità. Maile è un tallonatore, con l’infortunio di Els siamo rimasti un po’ scoperti in una posizione in cui l’esperienza conta tanto. I giocatori giovani come Frangini e Arroyo stanno facendo una buona progressione, però serve tempo. Per cui mi aspetto che Maile sia consistente nelle fasi statiche e porti energia in attacco e in difesa; fa dell’esplosività una sua dote. Da parte di Minozzi e Umaga mi aspetto grandi qualità. Sono due giocatori di livello internazionale e aggiungeranno talento alla nostra linea di trequarti. In due ruoli diversi, dato che Matteo può giocare sia da ala che estremo, mentre Jacob può giocare sia da 10 che estremo. All’occorrenza potremo ruotare molto le posizioni. Ricordando che gli infortuni a Da Re e a Marin saranno di lungo corso. A tal proposito c’era la necessità di essere coperti in questo. In generale credo ci siano le condizioni per cui la squadra possa fare un altro step di evoluzione e giocare sempre meglio”.
Quando potranno tornare in gruppo i giocatori dell’Italia e dell’Argentina attualmente impegnati con le rispettive nazionali?
“Ciò dipenderà molto da caso a caso, faremo le valutazioni più importanti dopo le convocazioni e la diramazione delle formazioni dell’ultimo turno delle Autumn Nations Series. Come linea generale cercheremo di dare il giusto recupero a chi ha giocato di più, questo è necessario. Mentre chi ha giocato meno sarà a disposizione e verrà gestito pure il loro recupero con il turnover nelle successive due settimane. L’obiettivo sarà quello di mettere in campo, sia contro Edimburgo che contro Connacht, la squadra più competitiva possibile, tenendo conto che qualcuno dovrà riposare. Sono in ogni caso fiducioso che la maggior parte dei giocatori sarà pronta”.