L’Italia perde malamente contro l’Irlanda nel terzo turno del sei nazioni. Ma dietro la sconfitta della nazionale c’è un episodio che ha costretto l’Italia in 13 contro 15 per gran parte della gara.
Faiva placca alto il tallonatore avversario: è rosso diretto. Per l’arbitro georgiano non ci sono dubbi (mentre ce ne sono, e parecchi, per chi scrive).
Nulla da discutere se non fosse che nel secondo tempo Fusco subisce un placcaggio simile, se non peggiore.
Rosso, direte voi (e pure io) e invece no. Nulla.
Come è possibile che all’interno della stessa partita due situazioni molto chiare e simili non siano sanzionate nello stesso modo?
E ancora: è giusto il rosso a Faiva o la scelta presa nel secondo caso? Chiediamolo a Farrell, o meglio ai direttori di gara che hanno preso queste decisioni.
Di fatto, la decisione presa dall’arbitro georgiano (formato in Irlanda lo abbiamo detto?) ha fatto discutere:
Anche Tommaso Allan ha detto la sua, prendendosela soprattutto con la regola che ha costretto l’Italia in 13.
Oltre le polemiche e le riflessioni che lasciamo a voi, chiudiamo questo articolo con una grande verità prendendo spunto dal post del presidente della FIR, Innocenti:
I nostri ragazzi hanno dato tutto, comportandosi da veri eroi difendendo fino alla fine nonostante l’inferiorità numerica.
Forza ragazzi