80 minuti di tensione a Monigo, dove il primo derby della stagione di United Rugby Championship 2024-25 si decide allo scadere dopo un match tirato e combattuto dall’inizio alla fine. Decide il piazzato di Rhyno Smith per l’11-10 finale dopo una gestione difficile dell’ultimo possesso da parte delle Zebre, che erano riuscite a portarsi in vantaggio con Zambonin. Il Benetton ha provato a impostare l’incontro soprattutto sul dominio territoriale (67-33 la percentuale) tenendo lontana la squadra di Brunello dalla propria metà campo, e pur faticando a chiudere la partita è riuscito a portare a casa un successo importante. Per le Zebre arriva un punto di bonus.
Il premio di Player of the Match va a Manuel Zuliani, come al solito furioso in mezzo al campo e nel punto d’incontro, ma tra i biancoverdi si è particolarmente distinto anche Louis Lynagh, autore di 3 clean breaks che ha sfiorato una meta che – se avesse tenuto il braccio in campo – sarebbe stata stratosferica. Dopo l’ottima partita contro Bath anche Toa Halafihi concede il bis: è il miglior placcatore del match con 19 interventi. Dall’altra parte grande partita di Giovanni Licata, praticamente ovunque e condottiero di una squadra che non ha mai mollato fino alla fine. Da sottolineare anche la grande partita di Hasa, miglior placcatore delle Zebre (17 placcaggi) pur giocando solo 50 minuti, con un’ottima prestazione in mischia ordinata contro giocatori di alto livello come Spagnolo e Tetaz Chaparro. Sempre pericoloso anche Simone Gesi, capace di battere 6 difensori e di rendersi sempre pericoloso in attacco pur avendo davanti Lynagh, che ha fatto una gran partita.
Equilibrio
È il derby delle difese, performanti e difficili da mettere, e ciò rende la partita equilibratissima e difficile da sbloccare, anche perché entrambe le squadre perdono subito un giocatore chiave: il Benetton perde Umaga (che a sua volta aveva sostituito Albornoz all’ultimo momento) e le Zebre Lucchin. Tra i più pericolosi nel primo tempo c’è Louis Lynagh, che sfiora una meta da cineteca battendo due avversari e schiacciando in volo nell’angolino destro, senza però riuscire a rimanere in campo.
A sbloccare il match alla fine è Leonardo Marin, ma nell’azione della meta è decisiva soprattutto la gran carica di Negri, che apre il varco che poi crea la superiorità numerica all’esterno e permette all’utility back del Benetton di arrivare a tutta velocità puntando lo spazio e segnando. Grande lotta anche in mischia ordinata. Prima Ferrari ha la meglio su Fischetti, poi Hasa risponde contro Spagnolo, guadagnando il calcio del 5-3. Danilo Fischetti è però decisivo nel finale di primo tempo, conquistando un tenuto importantissimo interrompendo una delle azioni più pericolose del Benetton.
Fiammate
Dopo un primo tempo così equilibrato entrambe le squadre si affidano maggiormente al gioco aereo. Si va avanti a fiammate: nel Benetton il più pericoloso è Ratave, che costringe agli straordinari la difesa delle Zebre, ma dall’altra parte anche Simone Gesi mette in seria difficoltà i biancoverdi, creano di più (8 clean breaks totali) ma non sempre concretizzano. La disciplina però si rivela ancora una volta il tallone d’Achille delle Zebre (14 i calci concessi alla fine) e alla fine il Benetton allunga dalla piazzola, anche se poi manca il colpo del k.o. con Marin che sbaglia un piazzato agevole.
La partita scorre sul filo della tensione, poi negli ultimi 10 minuti esplode. Una delle migliori azioni d’attacco delle Zebre nel match permette ad Andrea Zambonin di marcare la meta del vantaggio. A quel punto si scatena l’assalto del Benetton, che in realtà non produce frutti nonostante un break stratosferico del solito Lynagh e la pericolosità costante di Smith e Ratave. L’episodio decisivo arriva a 20 secondi dalla fine: le Zebre decidono di gestire l’ultimo possesso sotto i loro pali, ma commettono un fallo nel punto d’incontro che consente a Rhyno Smith di piazzare per l’11-10 finale.
Marcature: 29′ meta Marin, 37′ p. Da Re; 59′ p. Marin, 71′ meta Zambonin tr. Da Re, 80′ p. Smith.
Note: Cartellino giallo al 10′ a Gregory (ZEB). Trasformazioni: Benetton Rugby 0/1 (Marin 0/1); Zebre Parma 1/1 (Da Re 1/1). Punizioni: Benetton Rugby 2/3 (Marin 1/2, Da Re 1/1); Zebre Parma 1/1 (Da Re 1/1). Man of the match: Manuel Zuliani (BEN).
Benetton Rugby:
15 Rhyno Smith, 14 Louis Lynagh, 13 Malakai Fekitoa, 12 Ignacio Brex, 11 Onisi Ratave, 10 Jacob Umaga (24′ Leonardo Marin), 9 Andy Uren (44′ Alessandro Garbisi), 8 Toa Halafihi (72′ Riccardo Favretto), 7 Manuel Zuliani, 6 Sebastian Negri (47′ Alessandro Izekor), 5 Federico Ruzza (C), 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari (44′ Giosuè Zilocchi), 2 Siua Maile (49′ Bautista Bernasconi), 1 Mirco Spagnolo (44′ Nahuel Tetaz).
A disposizione: 22 Marco Zanon.
Head Coach: Marco Bortolami.
Zebre Parma:
15 Geronimo Prisciantelli, 14 Scott Gregory, 13 Fetuli Paea, 12 Enrico Lucchin (24′ Filippo Drago), 11 Simone Gesi, 10 Giacomo Da Re, 9 Gonzalo Garcia, 8 Giovanni Licata, 7 Bautista Stavile (67′ Rusiate Nasove), 6 Giacomo Ferrari (74′ Iacopo Bianchi), 5 Andrea Zambonin, 4 Matteo Canali (52′ Leonard Krumov), 3 Ion Neculai (30′ Muhamed Hasa), 2 Tommaso Di Bartolomeo (74′ Giampietro Ribaldi), 1 Danilo Fischetti (C) (61′ Luca Rizzoli).
A disposizione: 21 Thomas Dominguez,
Head Coach: Massimo Brunello.
Arbitro: Federico Vedovelli (FIR).
Assistenti: Gianluca Gnecchi e Alex Frasson (FIR).
TMO: Stefano Penne (FIR).