L’anno scorso i primi passi nella Prima Squadra del Benetton Rugby, questa stagione la possibilità di guadagnare maggiore minutaggio. Il flanker Giulio Marini da un anno orbita nel gruppo di giocatori a disposizione di coach Marco Bortolami e ai microfoni di BENTV racconta il suo cammino, in corso di svolgimento, al Benetton Rugby.
Giulio, anche questa estate hai sempre lavorato a stretto contatto con i Leoni. Che emozioni vivi ogni giorno allenandoti con Lamaro e compagni?
“Penso sia un passo veramente importante per me. Ogni giorno allenarmi con giocatori che militano per la nazionale, o comunque giocatori di altissimo livello al mio fianco, è uno sprone per continuare a crescere”.
Nella prima amichevole contro Ulster sei partito titolare e potresti avere minuti anche nella prossima amichevole casalinga contro gli Harlequins. Come valuti il tuo precampionato?
“Sono contento. Credo che io, così come i miei compagni, abbiamo fatto un prestagione molto duro. Son0 felice della risposta che abbiamo dato ad Ulster, anche se si poteva fare meglio. Abbiamo fatto bene dal punto di vista fisico e del contatto nel breakdown”.
Contro gli Harlequins che tipo di partita vi aspettate?
“Ci aspettiamo una partita molto dura fisicamente, ci sarà un ritmo ancora più elevato rispetto a quello contro Ulster. Sappiamo che a loro piace giocare con i trequarti, quindi sarà fondamentale compiere un grande lavoro difensivo”.
Quali obiettivi ti sei posto per la stagione in procinto di partire?
“Sicuramente cercare di stare dentro le rotazioni del Benetton Rugby il più possibile, cercando di guadagnare un posto e di performare al meglio per crescere al meglio delle mie possibilità”.
Hai 22 anni e sei reduce dal titolo di “Miglior giovane emergente” della Serie A, conquistato con la maglia di Mogliano. Senti di percorrere la strada giusta per avvicinarti al livello necessario per competere in URC?
“Vincere il premio come miglior giovane è un ottimo riconoscimento. Penso sia solo la base di una vetta da scalare. Perciò sono contento, ma so che è solo un buon primo passo per alzare il livello delle mie performance e arrivare a competere fino in URC”.