Lamaro e compagni sono tornati a lavorare a La Ghirada. Gli uomini di Bortolami si stanno focalizzando su un nuovo step della stagione, la sfida contro i sudafricani degli Sharks in programma sabato pomeriggio a Monigo. Dewald Senekal, allenatore del breakdwon, ai microfoni di BenTV si avvicina alla prossima gara.
Dewald, non è stata la migliore partenza per il Benetton Rugby: come si devono approcciare le prossime sfide?
“Chiaramente c’è frustrazione dopo le prime tre partite giocate, non abbiamo conquistato i risultati che volevamo. Ora dobbiamo continuare a seguire il nostro credo rugbistico, mettere in campo una prestazione di livello per tutti gli 80 minuti. Per ora abbiamo giocato un buon primo tempo con gli Scarlets, un buon primo tempo a Glasgow e un secondo tempo migliore con Leinster. Non siamo stati costanti nell’arco degli 80 minuti totali e stiamo inseguendo questo obiettivo, migliorandoci in ogni piccola area. Ad ora non siamo riusciti sempre a imporre il tipo di partita che volevamo”.
Sabato altra partita a Monigo che arrivano gli Sharks. Che squadra è quella sudafricana?
“Gli Sharks sono la tipica squadra sudafricana, dovremo controbattere la loro fisicità con gli avanti e hanno anche un’elettrica linea dei trequarti a cui non dovranno arrivare palloni pericolosi perché sono giocatori veramente imprevedibili. In più hanno vinto la Currie Cup e la Challenge Cup nell’ultima stagione, quindi hanno fiducia e hanno vinto sabato scorso fuori casa contro i Dragons. Noi dovremo offrire la nostra migliore versione, i ragazzi sono affamati e vogliono rendere orgogliosi i nostri tifosi a Monigo, perché sentiamo di non aver ancora mostrato il nostro lato migliore”.
Come stanno andando i tuoi primi mesi al Benetton Rugby?
“Innanzitutto sono onorato di far parte di questo club e aiutare Marco, il resto dello staff e tutti i ragazzi. Quando ho ricevuto la chiamata del Benetton, è stato facile accettare. Sono stato affascinato dalla costante crescita avuta dal club, penso sia una squadra molto attrezzata ed è un privilegio essere qui, provando ad aiutare il club, la sua storia e sta andando molto bene. Ogni giorno vengo a lavoro felice e sto conoscendo sempre più come la squadra lavora. Sto contribuendo alla crescita nel settore del breakdown che è la mia funzione principale. Poi sto portando la mia esperienza all’interno del coaching staff e del gruppo squadra. È una bellissima avventura e voglio aggiungere altro valore da dare gli altri”.
Ci puoi raccontare la tua filosofia di rugby?
“Per prima cosa si devono eseguire perfettamente i fondamentali. Bisogna che la preparazione e l’esecuzione di ogni dettaglio sia perfetta, prima ancora del talento ci deve essere il duro lavoro. Mi soffermo tanto sulla cura dei dettagli: la cura sulla preparazione della gara, sulla performance da esibire ogni fine settimana. Quando vedi un giocatore curare ogni virgola, come allenatore si deve continuare ad aiutare il giocatore a diventare il miglior giocatore possibile. Quindi la cosa più importante è gestire gli aspetti tecnici basilari di ogni giocatore poi far sì che sia consistente in ogni aspetto di gioco”.