Il punto di Giancarlo Stocco, uno degli ideatori della tappa internazionale
Sono già passati 30 anni dalla prima tappa internazionale di beach rugby a Lignano Sabbiadoro e, il prossimo fine settimana (1/2 luglio 2023), sulla sabbia della Beach Arena si celebrerà un compleanno importante, un traguardo di grande spessore. Abbiamo cercato di capire meglio il significato di questo anniversario con chi il beach rugby internazionale l’ha inventato: Giancarlo Stocco.
Il compleanno dei trent’anni, un traguardo notevole. Come lo vivi?
Sono già passati trent’anni e guardandomi indietro vedo tante squadre, migliaia di mete e tanti, tantissimi sacrifici. Sono orgoglioso di aver fatto questo lungo cammino nel beach rugby e sono soddisfatto di vedere delle vere e proprie serie continentali (EBRA – European Beach Rugby Assocation – Series). Mi piacerebbe che questo sport avesse il riconoscimento che merita. Siamo passati da un “incontro tra amici” a squadre che si allenano durante l’anno e organizzano per giocare in questo circuito europeo. C’è di che essere orgogliosi.
Lignano Sabbiadoro, cosa rappresenta per te?
Per me rappresenta la casa continentale del beach rugby. Qui abbiamo pensato all’internazionalità della tappa e l’abbiamo resa reale. Abbiamo coinvolto squadre di tutto il mondo dagli All Blacks, all’Iran, passando per Dublino, l’Austria, la Croazia, la Francia, l’Inghilterra, la Spagna, il Galles, senza dimenticare il Sud Africa e l’Australia.
Guardando al futuro, cosa vorresti?
Vorrei rinnovare la tappa di Lignano. Innovarla, migliorarla ancora e tornare ai fasti di una volta. Creare un prodotto sempre più avvincente che guarda al rugby a 360°. Ho delle idee in testa, ora portato a termine questo suggestivo trentennale, penserò al dafarsi e al come muovermi già da qui alla prossima estate.