Ultimo allenamento, questa sera, al Campo di Castellina Scalo (viste le penose condizioni del fondo de “Il Sabbione”) in vista della decisiva sfida di Terni, in programma domenica. I ragazzi di Biagioli nonostante un campionato tutto di testa riassunto nell’inviabile filotto costituito da 16 vittorie in 17 partite non hanno potuto staccare il biglietto per la promozione in serie B, e anzi, sono stati raggiunti domenica scorsa da Firenze RC che ha posto fine alle speranze di Jesi 1970 (24-19 il risultato finale).

La classifica vede Firenze RC e Cus Siena affiancate in testa (72 punti, ma i fiorentini hanno una migliore differenza punti negli scontri diretti) e inseguite da Terni. La squadra di Van Nieekerk ha però il vantaggio del pronostico: nell’ultima partita si recherà a Bologna per incrociare i guantoni con un avversario sempre dignitoso ma non insormontabile mentre i senesi, com’è noto, scenderanno proprio a Terni. Ma è inutile fare previsioni.

Il XV senese vanta cinque punti di vantaggio su Terni, molti ma non sufficienti da impedire un teorico recupero in extremis. I “draghi”, cogliendo la vittoria ‘pesante’ – ovvero aggravata dal punto di bonus offensivo – agguanterebbero i senesi proprio sulla fettuccia del traguardo. Non sarà, ovviamente, un’impresa facile. Se, infatti, nel girone di ritorno la squadra senese non è riuscita a esprimersi complessivamente sullo stesso livello del girone d’andata le ultime uscite sono state discrete e confortanti. Rimane il fatto che nella seconda parte del campionato si sono viste più raramente quelle manovre spumeggianti che avevano impreziosito e dato eleganza alla solida concretezza del gioco degli avanti. Ciò nonostante il XV senese ha comunque vinto sette delle otto partite fin qui disputate grazie soprattutto alla saldezza della propria organizzazione: difesa, touche, mischia, maul. Un rugby basico, dal vago sapore spingoboks. Pochi palloni ‘aperti’ al largo; molti calciati; molta fisicità, pochi falli concessi agli avversari. Un gioco privo delle bollicine dello champagne ma terribilmente lucido ed efficace. Chirurgico. Primum vincere (rispettando l’etica e i regolamenti, s’intende) deinde philosophari, si potrebbe dire storpiando il celebre motto latino. Non a caso, un commentatore di Parma ha definito il Cus Siena “la più ‘sudafricana’ delle squadre di questo girone” (e Biagioli ha risposto: “Secondo me è un grande complimento!”).

Il match di domenica 22 opporrà due squadre uguali e diverse. Uguali per fisicità, diverse per gioco. Terni è infatti una macchina da mete (ne ha messe a segno 81, ben 24 più dei senesi), ma ha subito complessivamente 264 punti (ben 116 in più dei senesi). Le cifre di questo campionato dicono che i rossoverdi hanno marcato ben 4,7 mete a partita ma che i senesi ne hanno subite solo 1,1 mata per match. Probabilmente gli umbri sin dal fischio iniziale giocheranno “ventre a terra”: mentre i senesi saranno attenti soprattutto a presidiare le proprie munite postazioni difensive. Nella partita di andata i senesi si sono imposti per 24-17 (tre mete per parte). E’ prevista una cospicua presenza di appassionati senesi. Sarà, probabilmente, una gran partita.