Sono ancora i lupi verdi, quelli più anziani datati 2002, ad avere la meglio su quelli più giovani dal pelo nero del 2012, battendoli per la quarta volta, con un punteggio meno eclatante del solito, al Manganelli la contesa è terminata 24-3. Quattro mete per il sodalizio caro al Presidente Roca, due per tempo, di cui solo quelle del primo sono state trasformate con il calcio aggiuntivo, altri tre punti dovuti ad un calcio piazzato trasformato, così come nella gara di andata da uno dei cinque ex di turno, Antonio Oliviero, che dopo due minuti aveva regalato l’illusorio vantaggio ai lupi neri di Ospedaletto. Lo si era avvertito nell’aria che per il XV di casa non sarebbe stata una passeggiata, vuoi per il campionato non proprio esaltante che stanno disputando, vuoi per i continui miglioramenti che i ragazzi di Zefilippo stanno effettuando, di fatto il verdetto finale ha rispecchiato in pieno il momento che le due compagini dell’ovale avellinese stanno vivendo. Da un lato, l’Avellino Rugby, ancora con qualche uomo di esperienza in più nel proprio bagaglio, capace di leggere le situazioni favorevoli nei momenti topici del match, ma anche con tanti volti nuovi, che poco alla volta stanno imparando, diciamo così i trucchi del mestiere, dall’altra la giovane brigata tutta nera, con soli due campionati alle spalle, priva di giocatori esperti – il solo capitan Giordano ha disputato qualche partita in serie C nell’Avellino Rugby, nel biennio 2003/04 e 2004/05 – ma con tanti volenterosi e giovani ragazzi che a tratti son riusciti ad imbrigliare i cugini, grazie alla fisicità del pack di mischia e alla caparbietà nel lottare sui punti d’incontro, merito sicuramente del loro condottiero, appunto Flavio Zefilippo, che ha sofferto in panchina, senza essere d’aiuto in campo per il brutto infortunio rimediato al medio della mano sx, capace di motivare ed inculcare lo spirito giusto ai suoi Wolves, passati questi primi due anni a curar la fase difensiva, prestò arriverà il tempo per occuparsi di quella offensiva, che ne siamo convinti darà ancora più brio e spettacolarità al derby del prossimo anno. A fine partita, mister Caliano, anche oggi in campo nel ruolo di flanker, uscito anzitempo per un colpo rimediato alla costola, è soddisfatto per la vittoria e per la bella cornice di pubblico ammirata al parco urbano, un pò meno per il gioco che ha espresso la sua squadra. ” E’ stato un bel derby, giocato correttamente da ambedue le formazioni, finalmente siam tornati alla vittoria, che potrebbe essere un toccasana per chiudere in bellezza questo campionato, che abbiamo affrontato tra mille difficoltà, il buon numero di spettatori che ha assistito all’incontro, tra appassionati e curiosi, credo che abbia visto una buona gara, peccato che oggi i ragazzi, forse han sentito troppo la gara, e si sono intestarditi a muovere poco l’ovale come di solito facciamo, preferendo entrare a contatto, anche quando non ce ne era bisogno – ha poi proseguito ricordando gli ultimi appuntamenti dell’anno, esortando ai suoi a continuare a crederci, al fine di mettere in cassaforte qualche altra vittoria, ricordando purtroppo il suo ritiro dai campi da gioco – Mancano altre tre gare al termine della stagione, domenica andiamo al Vestuti, contro il Rugby Salerno, poi ci sarà la pausa pasquale, il 27 aprile recupereremo gl’incontro casalingo con il Cus Cosenza, e poi chiuderemo il 4 maggio a Catanzaro, quella sarà la mia ultima partita da giocatore, poi purtroppo, come il regolamento impone, per sopraggiunti limiti di età potrò solo allenare, così come l’altro vecchietto della compagnia Antonio Mernone, per questo invito ai ragazzi a non mollare, possiamo ancora divertirci in queste ultime gare della stagione”.
La partita
Bella cornice di pubblico, diceva il coach dei lupi, quella vista oggi a largo Santo Spirito, almeno duecento le persone che hanno assistito all’incontro, assiepate sui gradoni e lungo la staccionata che separa il terreno da gioco, con tanto di fuochi d’artificio e torce e fumogeni per sautare l’ingresso in campo delle squadre, anche il pallido sole di aprile non ha permesso alle nuvole presenti in zona di disturbare i protagonisti in campo, ha diretto correttamente la contesa, il direttore di gara Stefano Paracuollo della sezione di Napoli, sponda Amatori, alla prima direzione con i biancoverdi. Tutti presenti i ventuno convocati della vigilia, che visto l’utilizzo in campo di Caliano, il direttore tecnico Daniel Bianco schiera così, piloni Sellitto e G. Lombardi con il recuperato Petruzziello tallonatore, in seconda vanno Mernone e Balletta, in terza Caliano e Vietri i due flanker, G. De Mattia in mezzo, i due cugini Gaita in mediana, Vincenzo a comandare la mischia, Virginio all’apertura. A. De Mattia e Iannaccone i due centri, Raosa e Ruggiero le due ali, con l’eterno Pericolo, come al solito tra i migliori in campo, insieme al Kurt Cobain atripaldese Antonio De Mattia e la gazzella Iannaccone. Panchina per Spiniello, Govetosa, Roberto, Capasso, Forino e l’ultimo innesto De Piano. Drop d’inizio per gli ospiti che così come nella gara di andata partono bene, costringendo alla difensiva i locali, che vengono pescati con un mani in ruck, punizione da favorevole posizione che lo specialista Oliviero mette dentro, portando i suoi sullo 0-3. Avellino si scuote, iniziando a macinare gioco, ma i lupi neri fanno buona guardia anche se talvolta alzano un pò troppo le mani per effettuare placcaggi, al secondo richiamo il direttore di gara, interviene con il giallo, siamo all’8′. Dopo vari tentativi di sfondamnto centrale resi vani dal muro nero, ma anche dai sostegni mai puntuali, ci pensa capitan Pericolo, che arpiona un disimpegno con il piede degli ospiti, vede un vuoto sulla sx, A. De Mattia lo segue, l’atleta aiellese lo premia servendoci un comodo pallone che con destrezza il biondo atripaldese va a schiacciare in meta, avvicinandosi anche ai pali, quarta marcatura stagionale per A. De Mattia, Iannaccone s’incarica con successo della trasformazione, 7-3. La gara, prosegue con il monologo dei padroni di casa, che comunque hanno sempre l’iniziativa dalla loro, ma negli ultimi cinque metri, finiscono sempre per scarabocchiare, vuoi per la troppa foga di segnare, vuoi per l’imprecisione dei passaggi, sicchè al minuto 28, tocca ancora a Pericolo a farci tirar fuori il taccuino, il capitano legge un pasticcio tra Fusco e soci , prontamente si avventa sull’ovale correndo alla sua maniera verso il centro dei pali, siglando la quinta meta dell’anno, la sesta ai Wolves. A. De Mattia trasforma il 14-3. Nei minuti finali, si registrano ancora vari tentativi dei lupi verdi, che nonostante la voglia che ci mettono, non riescono ad andare a segno, ci prova prima Vietri, fermato, poi Sellitto in avanti, per due volte Raosa con una doppia superiorità numerica finisce per l’incartarsi, quindi Iannaccone buttato giù, infine il piccolo pastore G. Lombardi senza successo, in nessun caso il punteggio cambia, quindi tutti a bere preziosa acqua vicino alle panche, il primo tempo si chiude 14-3. Bianco inizia a far riscaldare i sei uomini della panchina, nel frattempo inverte la posizione in mischia tra Mernone ed il maggiore dei De Mattia. Al 2′ arriva la terza meta dell’incontro, finalmente la manovra dei verdi è fluida e veloce, la pulce Gaita, la muove da sx verso dx per il panda Gaita che serve l’accorrente Iannaccone, la fuga della gazzella, non trovando ostacoli, risulta efficace tant’è vero che la schiaccia forse troppo presto, lontano quindi dai pali, secondo centro stagionale il suo, egli stesso va a battere per i due punti, non riuscendo a centrare i pali, 19-3. Si pareggia il conto dei cartellini, il nervoso Vietri all’8′ finisce dieci minuti in punizione, al 10′ il primo cambio, l’applauditissimo Mernone fa posto all’altro veterano Capasso, permettendo a G.De Mattia di ripassare in terza, al 16′ arriva anche la meta del bonus, che consente ai verdi di portarsi a casa l’intera posta in palio, i fatidici cinque punti, 7 in classifica che sarebbero 15 senza gli otto di penalizzazione, è ancora il minore dei De Mattia ad avere il guizzo giusto sul lato sx del campo, per il sua quinta realizzazione, anche lui proverà dalla piazzola, senza successo, 24-3. E’ il turno di Forino, terzo debutto alla terza stagione alla corte di Roca, 34esimo elemento utilizzato, gli fa posto il kun Petruzziello, discreta la sua prova, Sellitto va a tallonare, dentro anche il paternese Roberto in logo del tabaccaio Vietri. I Wolves, si riaffacciano nei ventidue locali al minuto 21, quando guadagnano un nuovo calcio piazzato, Oliviero è uscito, ci provano comunque anche se la distanza è siderale, la conclusione infatti non arriva a destinazione. Altri due cambi, Caliano, rimane a terra per una botta alla costola, bianco lo sostituisce con Spiniello che passa a numero otto, dentro anche Govetosa che fa rifiatare il baby Ruggiero all’ala. Al 31′ i neri incappano in una nuova sanzione arbitrale, è il capitano Giordano che viene pescato a giocare un pallone da terra. Al 33′ tocca anche all’ultimo arrivato dei verdi, il serinese De Piano classe 96, centodieci chilogrammi di bontà e simpatia, 35esimo elemento utilizzato, gli fa posto il panda Gaita, mister White Bianco, cambia nuovamente l’assetto spostando Pericolo all’apertura, Iannaccone estremo, Raosa nei centri, Capasso all’ala e De Piano flanker, c’è tempo per assistere alla solita entrata spettacolare di Spiniello che sfonda tre placcaggi alla sua maniera ma a pochi passi dal traguardo scivola su una zolla mal riposta, favorendo il recupero dei neri, in questa fase i verdi contrariamente a quanto richiesto dalla panchina, iniziano a giocare con lunghi lanci al piede, mella speranza di scavalcare la difesa, nessuno dei tre tentativi però darà i frutti sperati, finisce così, 24-3, il tradizionale saluto al centro del campo, le strigliate e i complimenti dei mister, poi tutti sotto le docce, per prepararsi ad un ricco terzo tempo, che mette fine all’atto quarto del derby ovale irpino.
La Formazione
15 Pericolo 14 Raosa 13 Iannaccone 12 A. De Mattia 11 Ruggiero (25′ s.t. Govetosa) 10 Vg. Gaita (32′ s.t. De Piano) 9 Vc. Gaita 8 G. De Mattia 7 Vietri (18′ s.t. Roberto) 6 Caliano (25′ s.t. Spiniello) 5 Balletta 4 Mernone (10′ s.t. Capasso) 3 Sellitto 2 Petruzziello (17′ s.t. Forino) 1 G. Lombardi. (Aerre)