Di Marino Marotta
Contro le due avversarie di giornata due sconfitte (rispettivamente 6 mete a 0 e 3 mete a 1) che valgono come due knock-out per i tecnici Del Gatto e Marotta.
Il nulla totale sotto il profilo del gioco espresso è forse la cosa più negativa da denotare per questi ragazzi; d’altra parte come si può mai pensare di poter giocare a rugby se in testa si sta pensando ad altro?
La partita con il Santa Maria era alla portata, avversari che sfruttano il loro gioco semplice, con poche aperture alla mano e penetrazioni dei singoli arginate a fatica dai leoncini torresi, oggi in tenuta da agnellini. Calcio d’inizio, non passano nemmeno 30 secondi che i padroni di casa già mettono a segno la prima meta trasformata. Torresi con sguardi bassi: il primo segnale della sconfitta.
Da lì è un susseguirsi di attacchi dei sammaritani, che portano alla segnatura di ulteriori 5 mete. Solo due paroline per quanto riguarda l’arbitraggio: vergognoso, mancanza di autorità, scarsa conoscenza del regolamento, errori grossolani sia da un lato che dall’altro. In questa maniera non si aiuta la crescita di una categoria così vitale come l’Under 14.
Ma veniamo alla partita contro l’Afragola; potremmo dire vinta dalle urla e dai graffi dei ragazzi dell’hinterland napoletano… non faremmo comunque male a dire persa dalla poca convinzione dei nostri.
Si sperimenta, si fanno un po’ di cambi di ruolo, ma il risultato è sempre lo stesso… poche aperture sui trequarti, poca profondità in attacco, corse laterali, inesistenza di sostegno al portatore – prima volta nella stagione, mai capitato. In difesa placcaggi pochi, raramente portati alle gambe, e totale dimenticanza del concetto di linea di difesa. Sconfitti in primis da noi stessi prima che dagli avversari, questi ultimi poca roba veramente.
Data l’eccezionalità dei fatti ci auspichiamo una “pronta guarigione” ed un total delete della prestazione dall’album dei ricordi. Nulla abbiamo da imparare dagli errori di oggi.
L’assiduità agli allenamenti va bene, ma forse è il caso che, prima di venire al campo, “Ogni Santa Domenica” ci chiediamo:
– “Mi piace veramente questo sport?” (Cuore)
– “Mi sono allenato bene durante la settimana?” (Polmoni)
– “Sto davvero pensando alla partita come se fosse la finale di Coppa del Mondo?” (Testa)
Menzione d’onore per l’esordio di Francesco Romagna, inseritosi da poco più di un mese nel gruppo, uno che non si tira mai indietro nel corpo a corpo e che ha grandi potenzialità inespresse da estrarre.
Prossimo appuntamento domenica 29 gennaio in casa.