Ha riscosso un notevole successo la seconda edizione dell’AdriatiCup, il torneo organizzato dalla Fiorini Pesaro Rugby che segna la fine della stagione della categoria Under 16. 300 giovani rugbisti appartenenti a 12 squadre provenienti da 5 regioni italiane si sono sfidati sui campi dell’impianto pesarese. La finale, tutta marchigiana, ha decretato il primo posto per la formazione casalinga, seguita da Jesi Rugby e Rugby Experience L’Aquila. La classifica vede poi: Valorugby Emilia; Imola Rugby; Firenze Rugby 1931; Florentia Rugby; Viadana Rugby; Lions Rugby Amaranto Rugby SSD; Fano Rugby; Villa Pamphili e Bassa Bresciana
A premiare le squadre partecipanti il presidente FIR Marche, Vittorio Petretti, mentre Nick Scott, Director of Rugby giallorosso ha consegnato a Gregorio Tontini il premio come miglior giocatore della finale. Premio fair play, assegnato dagli arbitri alla squadra che si è comportata meglio durante il torneo, a Bassa Bresciana.
«È andato tutto molto bene, il tempo ci assistito con due giorni di sole e temperature miti». Il commento di Guido De Novellis, vice presidente giallorosso e organizzatore del torneo. «Non ci sono stati intoppi logistici, nessun infortunio, le squadre sono state molto contente e abbiamo ricevuto complimenti per l’organizzazione da tecnici e accompagnatori».
A livello tecnico cosa ha mostrato il torneo? «Si è visto un buon livello di gioco, tutte le squadre che hanno preso parte alla competizione hanno mostrato un bel rugby, tutte le partite sono state molto combattute. Nonostante la presenza di squadre di alto livello la finale è stata tutta marchigiana. Questo dimostra che il rugby della nostra regione ha sempre più una rilevanza interregionale. Il buon lavoro portato avanti dalla Federazione Marche e dalle società del territorio si vede e sta portando i suoi frutti. Le nostre squadre non hanno sfigurato nelle sfide con partecipanti più blasonate».
«Anche a livello umano è stato un bel successo. – Prosegue De Novellis – C’è stato un bel rapporto tra i ragazzi, che hanno legato tra di loro. Bello anche lo scambio tra allenatori e tecnici. Apprezzati i terzi tempi, la cena di sabato e il pranzo di domenica sono stati opera di Alberto Mariani, giocatore della prima squadra e cuoco di professione, che ha preparato piatti gustosi e apprezzati da tutti».
Un successo possibile grazie alla collaborazione di tanti volontari: «A livello organizzativo è stato uno sforzo importante che non sarebbe stato possibile senza i circa 20 volontari, tra genitori e figure storiche della Pesaro Rugby, che sabato e domenica ci hanno aiutato a gestire la logistica e l’accoglienza. A loro va un grande ringraziamento per essersi resi disponibili e averci aiutato a gestire al meglio le due giornate. Un lavoro corale che ha pagato».
Ci sarà una terza edizione? «Ci sono arrivate tante richieste in questo senso, da più parti. Ci stiamo pensando e ci piacerebbe allargare il numero delle squadre, ma dobbiamo valutare la fattibilità. Soprattutto a livello di struttura».
Non solo rugby, una bella vetrina anche per la Capitale della Cultura: «Per la città è stato un bell’indotto economico. I 300 giocatori sono stati accompagnati da circa 200 tra genitori, tecnici e accompagnatori, che hanno alloggiato nelle strutture ricettive pesaresi, tra hotel e camping, approfittando del tempo libero per andare in spiaggia, scoprire la città e godere delle bellezze pesaresi. Una bella vetrina per la Capitale della Cultura».
Un weekend che ha visto impegnata sul campo di casa anche l’under 18 giallorossa che ha vinto per 59-12 il match con i Lions Amaranto, valido per la terzultima giornata del Campionato Interregionale (Fascia 2).