Ufficio stampa Padua Rugby Ragusa

Meno Occhipinti, tessera dell’Ordine n. 125094

Netta vittoria del Padua Rugby Ragusa in casa dello Xiridia Floridia. Gabriele Calamaro, con 5 mete, è stato mattatore dell’incontro.

Nel rugby c’è un detto che dice “quando la capolista incontra l’ultima in classifica, quasi sempre è la prima a vincere”. Oggi pomeriggio al Comunale di Solarino (SR) dove si sono incontrate il Padua Rugby Ragusa, capolista solitaria del campionato di serie C di rugby, e lo Xiridia di Floridia, fanalino di coda nello stesso torneo, questo detto non è stato smentito. Il Padua, infatti, ha fatto suo l’incontro, 10 a 66 il risultato finale, con una meta segnata dai padroni di casa contro le 10 dei ragusani.

Ma nonostante i 56 punti di differenza tra le due squadre, segno che oggi i valori erano bel delineati, i siracusani non sono usciti dallo sterrato di Solarino battuti nell’orgoglio, ma hanno, anzi, combattuto fino alla fine.

La cronaca della partita, a parte una decina di minuti intorno alla metà del primo tempo durante i quali lo Xiridia si è fatto pericoloso segnando l’unica meta dell’incontro con il pilone Ietta, conferma che il pallino del gioco è quasi sempre stato in mano al Padua. Lo Xiridia, oltre alla buona volontà e all’orgoglio, ha avuto ben poche armi per contrastare lo strapotere biancazzurro.

Coach Vinti, sostenitore del concetto “la mia rosa è formata da 30 titolari”, è così partito con un XV assolutamente inedito, zeppo di uomini che finora avevano avuto meno opportunità di giocare. E questi “titolari” hanno ripagato la fiducia del loro allenatore disputando un incontro di alto livello. Su tutti, però, spicca la prestazione di Gabriele Calamaro, alla fine insignito del premo di Man of the Match, e autore di ben 5 delle 10 mete ragusane.

La prima meta, al 2°, la segna però capitan Iacono, che conclude all’altezza della bandierina, un’azione nata da una punizione veloce battuta da Peppe Modica a ridosso della linea dei 5 metri dello Xiridia. Lo stesso Iacono non centra poi i pali per la successiva trasformazione. 0 a 5.

I giocatori siracusani frastornati nel giro di 15 minuti incassano altre due mete, entrambe segnate dallo scatenato Calamaro e trasformate da Peppe Iacono. Sul 0 a 19 la partita sembra virtualmente chiusa, e in tribuna si inizia a discutere su quante mete subiranno i padroni di casa da lì alla fine della partita.

Invece, forse complice un calo di tensione dei ragusani, gli uomini di coach Franco Distasio si scuotono e mettono alla frusta la difesa iblea, riuscendo a segnare la loro unica meta al 22°. Capitan Lombardo, da posizione non facile, centra i pali. 7 a 19.

Calamaro però, al 30°, con la sua quarta meta fa subito capire che quello è stato solo un’eccezione.

Allo scadere Lombardo, con un calcio di punizione, accorcia. 10 a 26 e tutti negli spogliatoi.

Nel secondo tempo va in scena il Padua Show: i ragusani vanno in meta per ben sei volte con Calamaro (al 42° e al 56°), Antonio Modica (44°), Stefano Iacono (62°), Valenti (69°) e Baglieri (72°). Al 73°, in forte anticipo, il signor Andrea Morelli di Catania fischia la fine dell’incontro e manda le squadre a fare la doccia sul risultato di 10 a 66.

Negli spogliatoi registriamo la soddisfazione, anche se per ragioni diverse, dei due allenatori: Distasio per la prestazione della propria squadra, che si è battuta con orgoglio ma che nulla poteva contro la capolista, mentre Vinti per il risultato e perché, pur avendo giocato con quelle che altrove sarebbero considerate le seconde linee, nel Padua si sono comportate allo stesso livello dei cosiddetti titolari. Entrambi, alla fine, dopo una partita giocata in modo esemplare dal punto di vista della correttezza e della sportività, hanno riconosciuto che oggi a vincere è stato soprattutto il gioco del rugby.

 

Ragusa, 25.11.2012

 

Ufficio stampa Padua Rugby Ragusa

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