É stato un sabato sera di grande Beach Rugby a Torre San Giovanni nella ormai storica cornice della Beach Arena allestita a Lido Onda Marina.

Sono state sei le squadre maschili e tre quelle femminili che si sono fronteggiate in partite coinvolgenti e spettacolari per la soddisfazione  non solo del Delegato Provinciale CONI di Lecce, Luigi Renis:«Sono felice che il Magna Grecia Cup abbia riportato il Beach Rugby nel nostro Salento dopo l’anno di stop dovuto alla pandemia – dichiara – questa disciplina, insieme alle altre che possono svolgersi sulle nostre coste, rappresenta un veicolo perfetto per la sviluppo del territorio e la promozione della disciplina del Rugby che a tutt’oggi  nel salento risulta essere uno sport minore», ma anche di Cosimo Urso, Presidente di “Eventi & Sport”, che afferma:«Il pubblico ha assistito a delle partite di altissimo livello. Un vero “spot” per il Beach Rugby, disciplina apprezzata in tutto nostro territorio di un evento ormai immancabile nell’estate Salentina».

Il dodicesimo “Magna Grecia” si apre con il torneo femminile. Le Tarantate del Salento Rugby affrontano le Scugnizze campane dei Pirati di Nisida. La partita si gioca punto su punto e il tempo regolamentare termina 2 a 2. La squadra di casa cede alla sudden death, la meta che regala la vittoria dopo il pareggio nei precedenti 10 minuti di gioco.

Il torneo maschile, suddiviso in due gironi da tre squadre. La “Poule B” con i Crazy Crabs, i Pirati di Nisida e il Salento Rugby mentre nella “Poule B” insieme ai Birrati dei Caraibi di Campobasso, ci sono Sabbie Mobili e Tigri Bari che aprono la manifestazione. Quella tra i romani e i baresi è un’altra bella partita che dimostra la caratura di questa edizione. La ventennale esperienza delle Sabbie in questa disciplina ha la meglio sui coriacei pugliesi, ma sempre alla sudden death.

I laziali Crazy Crabs, già Campioni d’Italia nel 2017 e 2018, regolano agevolmente Pirati di Nisida e Salento Rugby, portandosi in testa al proprio girone. Stessa sorte per le conterranee Bombammare che, grazie alla loro esperienza e  alla fluidità di gioco, non hanno problemi nelle quattro partite della fase regolare.

Tigri Bari e Pirati di Nisida, nelle partite finali dei propri gironi, hanno la meglio sui Birrati dei Caraibi e salentini conquistando così il secondo posto utile per la qualificazione alle semifinali.

La Marina di Ugento offre un tramonto mozzafiato sul Mar Ionio e, per la prima volta, si accendono i riflettori sulla Beach Arena di Lido Onda Marina. Sotto le luci artificiali va in scena lo spettacolo delle semifinali e sono le laziali Crazy Crabs e Sabbie Mobili ad avere la meglio e conquistare il pass per la Finale.

Al termine della quinta ora di gara arrivano i primi verdetti: le Scugnizze dei Pirati di Nisida si giocheranno la vittoria del Torneo Femminile opposte alle Bombammare mentre i Birrati dei Caraibi di Campobasso conquistano il quinto posto, ai danni del Salento Rugby.

Quarti si piazzano i ragazzi del Tigri Bari, medaglia di bronzo per i campani Pirati di Nisida dopo un accesissimo match.

La finalissima del torneo femminile regala il filotto alle Bombammare che, in agilità, superano le Scugnizze primeggiando in tutte le partite della competizione e aggiudicandosi il “Pumo Pugliese”, da quest’anno simbolo della vittoria. Stessa sorte per i Crazy Crabs che, senza difficoltà, si impongono sulle Sabbie Mobili e alzano al cielo la “trozzella” della dodicesima edizione del Magna Grecia Cup.

La manifestazione che si è giocata nel ricordo del compagno Antonio “Panaro” Prisco, ha assegnato in suo onore i Premi di Miglior Giocatrice a Benedetta Mancini delle Bombammare e Miglior Giocatore al “Pirata” Valerio Antonelli.