Imperia Rugby rilancia ed entra nel circuito giovanile internazionale. Quando il sole finalmente scalda corpi e cuori, invitando alle ligustiche spiagge, i giovani rugbisti locali iniziano il percorso per un personale “Sei Nazioni” con il I trofeo internazionale “Carletto Oddone”. Una degna continuazione dopo la kermesse dedicata all’altro indimenticato Pino Valle.
È stato bello trovarsi al campo il primo giugno prima che iniziasse la fase sportiva, con i volontari della società e della seniores che preparavano il campo e provavano le casse acustiche per gli inni nazionali.
Alle ore 14.00 al campo giungevano le formazioni Under 15 rappresentanti 3 nazioni rugbystiche che da anni sono simbolo di questo nostro amato sport ovvero Inghilterra, Francia ed Italia.
Per i britannici era presente la formazione proveniente da Shelford , paese a nord est di Londra e vicino alla più nota Cambridge; club storico che ha profonde radici nel panorama rugbystico inglese, essendo nato nel 1933 e capace di una organizzazione poderosa a tutti i livelli. La Francia era rappresentata dal Mentone, la città elettiva del fondatore del rugby Webb Ellis: una realtà con cui Imperia Rugby intrattiene fecondi rapporti. Per l’Italia era presente l’Imperia, splendido anfitrione e le Province dell’Ovest, “cugina” locale, che per l’occasione portava diversi giocatori reduci dal campionato nazionale di “Elite”.
Insomma duri e coriacei avversari per la “Mitica Under 14” tenuto conto della preparazione tecnica degli avversari e della loro maggiore età essendo tutti di categoria superiore alle nostra. Di fatto si parla di under 15, secondo l’ordinamento francese ed inglese. In ogni caso lo spirito rugbystico fa sì che sia onorevole sfidare un avversario sulla carta più forte. I ragazzi imperiesi erano concentrati e silenti. Ha fatto cornice il pubblico delle grandi occasioni , centinaia di persone presenti con un intrecciarsi di lingue e di sorrisi tipici di questo nostro amato sport che per nulla divide ma anzi unisce. Cibo italiano, il piacere della bevuta con il compagno di passione, un clima invidiabile per la maggiori parte di Europa completavano un quadro idilliaco.
Il protocollo del torneo ha visto un primo momento da lacrime agli occhi: le quattro formazioni si legavano in un unico grande abbraccio e insieme intonavano i tre inni nazionali diffusi dalle potenti casse presso la club house imperiese. Nello sport e nel rugby si vede un vero spirito europeo, anzi, mondiale.
Quindi le partite con tempi di 15 minuti e girone all’italiana. All’esordio in campo c’è la mitica Under 14 dell’Imperia che incontrava l’Under 15 dello Shelford . Partita molto dura nella quale emergeva però la bravura degli albionici che vincevano così l’incontro. Subito dopo giocavano i transalpini del Menton con le Provincie dell’Ovest: match equilibrato che terminava con la vittoria per i francesi per soli due punti. Via via si succedono le sfide, dense di contenuti tecnici e di sacrificio per un rugby di livello molto elevato.
Alla fine sono i ragazzi di Shelford a vincere il torneo di fronte a Mentone e di seguito alle Province dell’Ovest ed all’Imperia, coraggiosa nel presentare ragazzi del 2000 di fronte a quelli del 1998. A questo livello, l’età conta eccome.
In realtà il vero significato dell’impegno dei locali è quello dell’esperienza internazionale, del confronto con squadre di alto livello, per una dimensione morale che poi sarà utile nella vita e da subito nello sport. Chissà che qualcuno non migliori con le lingue straniere a scuola !!!
La “Mitica Under 14” termina così una stagione spettacolare che l’ha vista protagonista su tantissimi campi e con la consapevolezza di aver effettuato una crescita strepitosa
Terminati i tempi regolamentari via con una grande partita mista dove le quattro formazioni “fondevano” i loro giocatori formando due squadre che in maniera gioiosa regalavano un immagine stupenda della parola SPORT.
E poi……via con il terzo tempo …ben poco importa la classifica o chi ha vinto il torneo ma quanto invece conta sedersi vicino all’avversario che terminato l’incontro diventa amico e pertanto immagini stupende di ragazzi di tre diverse nazioni che tra loro si legano e condividono la pasta divinamente cucinata dai grandi Pietro e Alessandro. E, possiamo dirlo, in questo campo i confronti internazionali vedono gli italiani in grande spolvero.
Dichiara il coach imperiese Massimo Zorniotti: “ Per noi un’esperienza fantastica , abbiamo trascorso quattro giorni insieme agli inglesi con i quali abbiamo scambiato esperienze e nozioni sportive …ma soprattutto abbiamo incontrato nuovi amici !!!…..perché questa è l’essenza del Rugby ….tu non ha avversari ma amici che ti permettono di giocare allo sport più sano e genuino del mondo!
Una riflessione occorre invece fare sull’evento organizzato dall’Imperia Rugby che ha avuto risultati meravigliosi. Occorre qui ringraziare particolarmente Nonno Giò (al secolo Giovanni Lisco) vero artefice e organizzatore dell’evento e persona trainante del club. Si sono gettate le basi per una collaborazione duratura con il club britannico che di fatto ha già invitato i nostri ragazzi in Inghilterra per un amichevole che con tutta probabilità si terrà nella prossima primavera. Tale collaborazione va ad aggiungersi a quella che già da tempo si ha con il Mentone e con i “cugini” dell’ Provincie dell’Ovest oltre a quella consolidata con il Sanremo e sono il frutto di un progetto di crescita che l’Imperia Rugby si è proposta e vuole offrire ai giovani.
Ultima nota non solo di colore per la motivazione profonda del torneo.
Carlo Oddone, “Carletto” per tutti. Un’antitesi considerando la mole da pilone.
Chi si avvicina al mondo del rugby imperiese e non solo almeno una volta ha sentito parlare di lui: giocatore, sponsor, dotato di grande umanità, tale da contraddire la veemenza del gioco in campo, vero trascinatore e capace di appianare ogni situazione difficile in un mondo ovale talvolta ancora pionieristico. Ci vorrebbe un capitolo di un libro per Carletto Oddone. Non è detto che non si faccia, ma il torneo con i ragazzini è forse il miglior mondo per onorarne la memoria. Ne consegue che il premio ai tutti i ragazzi ed in particolare ai competenti ed educati giocatori inglesi sia un passaporto per un luminoso futuro: la consegna ufficiale è stata affidata a Massimo Oddone, fratello di una famiglia che ancora e sempre fa parte della grande parentela del mondo rugbistico ligure.
Pertanto , nonostante la stagione sportiva si sia conclusa, si invitano tutti i ragazzi imperiesi e non ad “unirsi” ai “Mitici” atleti dell’Imperia Rugby al fine di partecipare e contribuire alla crescita di questo grande club venendo agli allenamenti che si terranno per tutta l’estate il mercoledì e il venerdì al “Pino Valle” a partire dalle ore 17,30. Genitori che leggete, ragazzi al di fuori della scuola: studiate pure i compiti delle vacanze, andate al mare, ma non dimenticate di venire a provare con i tecnici di alto livello in quel di Baité: ambiente sano, tanto divertimento, nuovi amici e un prato tutto per voi.